La rivendicazione di un uso riservato, nelle ore di chiusura degli esercizi commerciali, delle opere di urbanizzazione risulta smentita sia nella logica dominicale (che esclude la proprietà private delle aree), sia da quella funzionale (che preclude la sottrazione all'uso generale delle opere di urbanizzazione, tanto più nei casi in cui le stesse risultano realizzate a soddisfazione dei necessari standard urbanistici). Gli spazi a parcheggio concretanti opere di urbanizzazione vanno ritenuti per definizione "pubblici" o, appunto, "comuni", palesandosi abusiva ed illecita la pretesa di una fruizione riservata e limitata.
L'imposizione di un vincolo nel quale si attesta la c.d. bellezza d'insieme o il pregio paesaggistico per valori estetico-culturali da preservarsi di cui all'art. 136 d.lgs. 42/2004 rende applicabile l'art. 167 d.lgs. 42/2004, che non consente la sanatoria delle opere realizzate in violazione di vincoli paesaggistici.
Nel caso di esistenza, sul confine tra due fondi, di un fabbricato avente il muro perimetrale finestrato, il proprietario dell'area confinante che voglia, a sua volta, realizzare una costruzione sul suo terreno deve mantenere il proprio edificio ad almeno dieci metri dal muro altrui, con esclusione, nel caso considerato, della possibilità di esercizio della facoltà di costruire in aderenza.
La realizzazione di autorimesse e parcheggi, se non effettuata in locali preesistenti o totalmente al di sotto del piano di campagna naturale, è soggetta alla disciplina urbanistica che regola le nuove costruzioni fuori terra
Gli atti con cui viene disposta la classificazione delle strade e vengono compilati i relativi elenchi non sono assoggettati a notifica individuale, producendo effetti nella sfera giuridica di un novero indeterminabile di soggetti e certamente non coincidente con le sole persone dei proprietari di diritti reali sulle porzioni di terreno e sui fabbricati prospicienti le strade medesime.
Il Piano per gli Insediamenti produttivi è uno strumento urbanistico di natura attuativa, dotato di efficacia decennale dalla data di approvazione ed avente valore di piano particolareggiato di esecuzione, la cui funzione è quella di incentivare le imprese, offrendo ad un prezzo politico le aree occorrenti per il loro impianto ed espansione.
Gli impianti sportivi appartengono al patrimonio indisponibile dell'ente pubblico, ai sensi dell'art. 826, comma 3 del codice civile, essendo destinati al soddisfacimento dell'interesse proprio dell'intera collettività allo svolgimento delle attività sportive che in esso hanno luogo.
In presenza di una normativa urbanistica generale che preveda per il rilascio del titolo edilizio in una determinata zona l'esistenza di un piano attuativo, non è consentito superare tale prescrizione facendo leva sulla situazione di sufficiente urbanizzazione della zona stessa.
Va riconosciuto carattere conformativo, con validità a tempo indeterminato, alle previsioni di un piano regolatore che destinano un'area a verde pubblico attrezzato, trattandosi di vincoli inquadrabili nella zonizzazione dell'intero territorio comunale o di parte di esso, che rendono possibile, anche ad iniziativa del proprietario, la realizzazione di opere e strutture intese all'effettivo godimento del verde.